coppia-e-societa-liquidaLa nostra società sembra muoversi intorno a due dimensioni, ritenute dallo psicoanalista italiano Massimo Recalcati, dominanti: il Nuovo e il Successo. Il Nuovo è quella spinta a ricercare sempre altro rispetto a quello che si ha, quel considerare ciò che non si ha  sempre più importante di quello che si ha, nell’illusione che il Nuovo contenga naturalmente in se la felicità. Il Successo, inteso come il possedere determinati status, un’immagine “vincente”, una certa notorietà, come un accumulare in tutti i sensi, si respira ovunque. Tutto ciò pare in relazione con quanto emerso in alcuni studi sociologici degli ultimi decenni: sarebbe a dire il rischio che nelle ricche società occidentali gli individui possano tramutarsi da cittadini in consumatori. Il celebre studioso di fenomeni sociali Zygmunt Bauman, ha utilizzato la metafora della liquidità, ovvero sia l’opposto di un qualcosa di solido e duraturo, per descrivere il modo in cui i rapporti personali, lavorativi e sociali si sono attenuati nella nostra società. Per cogliere meglio l’essenza del pensiero di Bauman, si pensi per un attimo, giusto a mo’ di esempio, a come i bambini di oggi sono abituati a cambiare continuamente  i loro giocattoli, a trattarli in una maniera “usa e getta”, in cui il nuovo giocattolo-oggetto va a sostituire velocemente il vecchio. E’ come se i bambini rischiassero di rincorrere sempre l’ultimo uscito, l’emozione che il nuovo gioco può suscitare, il desiderio che può attivare, a discapito di un rapporto più affettivo e duraturo con il vecchio. Tutto avviene in una maniera rapida e fluida. Adesso si pensi per un momento a come noi adulti potremmo usare, in una maniera non dissimile da quella che i bambini mettono in atto con i giocattoli, le amicizie su facebook. Questo social net-work consente senza dubbio di essere in contatto con persone lontane, di condividere moltissime cose, di conoscere, ma presenta anche la possibilità che i nuovi amici vengano usati in maniera “consumistica” senza che i rapporti vengano effettivamente coltivati, in una sorta di bulimia di nuove relazioni che soddisfano desideri, emozioni immediate, status. Il non coltivare un rapporto, una relazione, con impegno, dedizione, spirito di sacrificio, passione, attenzione, ascolto, tempo, costituisce la tipica forma di legame liquido di cui parla Bauman. Le relazioni liquide sono allettanti perché poco impegnative, e perché contengono in sé la promessa implicita di una felicità e di una libertà infinita.
Questa costante ricerca del nuovo, di emozioni forti, del voler realizzare desideri, può estendersi anche al modo di vivere la coppia. Va da se che una coppia non si separa per la “liquidità” della nostra struttura sociale, perché le difficoltà di una coppia sono legate alle dinamiche relazionali che caratterizzano la coppia stessa, ma tale liquidità può costituire la tentazione di una possibile “soluzione” per risolvere le difficoltà che si vivono all’interno del rapporto di coppia. Detto in altri termini, nelle fasi più delicate del rapporto di coppia la voglia di nuovo e di successo che echeggiano nella nostra società possono manifestarsi attraverso l’idea di volere altri partner. Nel momento in cui la relazione di coppia vacilla, è sottoposta a stress, la società liquida può indurre e/o ampliare il vissuto che la stabilità di coppia equivale ad una prigione, ad un “accontentarsi”, ad una limitazione del proprio orizzonte esistenziale che crea frustrazione, rabbia, malintesi, malessere. Un insieme di elementi che possono condurre verso tradimenti e rotture.
Un percorso psicologico può essere utile per coloro che vengono colpiti da questo disagio? Il tutto potrebbe essere affrontato con una terapia di coppia, ma spesso una terapia individuale ha il vantaggio di permettere una riflessione più calma e pacata su quanto sta accadendo. Una terapia individuale può aiutare a riflettere sulle scelte compiute, e su quelle da compiere, sull’origine delle incomprensioni, sul come si è cambiati nel corso del tempo, ma soprattutto può essere utile nel trovare un equilibrio soddisfacente tra il proprio progetto individuale e quello di coppia. E’ come se molte persone dovessero trovare una via per coniugare stabilità e cambiamento, l’attenzione verso se stessa e l’attenzione verso l’altro, la continuità del rapporto con la capacità di rendere la relazione intima e profonda. E’ come se la terapia individuale dovesse facilitare il singolo individuo, non a cercare necessariamente il nuovo verso l’esterno, ma a rinnovarsi all’interno della coppia attraverso una solida capacità di dialogo che gli permetta l’espressione dei propri bisogni rispettando le esigenze altrui. Perché per quanto banale, non si può dimenticare il fatto che una coppia è formata da due individui che sono anche diversi tra essi. Tutto ciò per cercare di coltivare il legame amoroso, anziché lasciarlo inaridire e morire con il tempo.

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